domingo, 27 de septiembre de 2009

Significado del logotipo del proyecto " Ritornare"




Alberti y San Lorenzo Bellizzi son representados mediante árboles.


Sus raíces están entrelazadas ya que a partir del año 1900 han arribado a Alberti entre 25 y 30 familias procedentes de San Lorenzo Bellizzi, familias que en la mayoría de los casos han perdido todo contacto con su tierra natal, con sus familias y con sus amigos, esto está representado por los troncos de los árboles, los cuales  se han desarrollado de manera paralela y distante, y la copa representa el presente, donde las ramas vuelven a entrelazarse, donde se reanudan las relaciones ente los dos pueblos, vuelven a encontrarse familias,  amigos,  idioma y  tradiciones.


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Significato del Logo relativo al progetto " Ritornare"



Alberti e San Lorenzo Bellizzi sono rappresentati da due alberi.


Le loro radici sono intrecciate perché a partire dal 1900 sono approdati ad Alberti circa 25- 30 famiglie provenienti da San Lorenzo Bellizzi. La maggior parte di queste famiglie ha perso ogni contatto con la sua terra d'origine e non ha più avuto notizie di quei parenti ed amici rimasti in patria e ormai lontani. Queste famiglie isolate dall'oceano sono rappresentate dai tronchi degli alberi. Essi si sono sviluppati in maniera parallela seppure distanti dando origine a numerosissimi rami. La chioma degli alberi rappresenta il presente. I rami ruotano e si intrecciano ed ecco che si riallacciano le relazioni tra i due paesi: la gente di Alberti torna così a ritrovare parenti, amici, lingua e tradizioni.



Gracias a Susana Caruana por el dibujo de los árboles

sábado, 26 de septiembre de 2009

Debate sobre Emigración en San Lorenzo Bellizzi

 
Resumen enviado por la Dra. Maria E. Leone, grazie Maria, sempre molto gentile

 

Querido Ariel,  te mando el resumen del debate sobre la emigración esperando que sea  fácil para ti traducirlo en tu lengua.

 

Ha sido un debate, desde mi punto de vista, muy interesante, e indudablemente muy actual para  tomar como ocasión de reflexión. El fenómeno ocurrido desde el  800 al 1930 ha interesado a nuestra gente y actualmente concierne pueblos de tierras pobres obligados a huir del hambre y de la guerra. Un tiempo la gente huyó de Italia y sobre todo del Sur pero ahora Italia, visto que tiene facultad de ello, tiene el deber de acoger quien se encuentra en un estado de necesidad  Sería un crimen contra la humanidad repatriar o maltratar quién huye de la guerra. Se necesita ciertamente de imponer algunas reglas que deben hacerce respetar para limitar la criminalidad,  no hay nada más simple que castigar el error de quien se equivoca sin hacer de " tutta erba un fascio " (significa mezclar conceptos en modo confuso )  porque entre quien huye  siempre hay mucha gente sencillamente deseosa de vivir  una vida mejor como ha ocurrido con muchos de nuestros antepasados

Maria E. Leone

 

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DEBATE SOBRE LA EMIGRACIÓN  SAN LORENZO BELLIZZI

 12/8/2009 del artículo de Vincenzo Filardi indicado a página 10 del n° 8 de agosto del periódico del alto Jonio "Confronti

" El día 12/8 se ha realizado en San Lorenzo Bellizzi un interesante encuentro  sobre el tema:   "San Lorenzo en el mundo - 150 años de emigración ".

Han intervenido como relatores:

-          El Dr.  La Rocca  que ha hablado de los efectos negativos de la emigración por el alto Jonio

 

-          Quintino Palazzo  quien ha hablado del fenómeno de la emigración de las 800 al 1930.  Al comienzo  de la emigración hemos tenido problemas que  desafortunadamente todavía tenemos  en nuestra tierra:  falta de recursos, falta de infraestructuras e industrias, crecimiento demográfico no sostenible del territorio, etcétera. Con la emigración, sin embargo, no siempre el sueño de una vida mejor ha sido realizado.  Palazzo , en efecto, ha subrayado episodios de mujeres, niños, enteras familias arrolladas por vejaciones que desafortunadamente han pagado, en muchas ocasiones, hasta con la vida.

  

-          - La Dra.ssa Antonietta Tursi ha leído de las poesías dedicadas a la emigración subrayando el concepto relativo al sufrimiento vivido de quien ha sido obligado por necesidad a dejar la misma tierra.

 

-          - Ha intervenido, por fin, Gaetano Lista que él mismo se ha definido como   emigrante y ha hablado hasta de los problemas de integración experimentada de gente emigrada desde  el sur hacia el Norte de Italia.

            

-          A las intervenciones de los relatores ha respondido un breve debate dónde la palabra le ha sido dada al Dr  Faillace, al Cura de San Lorenzo Bellizzi:  Don Anatolio y otros de los presentes.

        

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Caro Ariel,

ti invio io il riassunto del dibattito sull'emigrazione sperando che sia più facile per te tradurlo nella tua lingua.

 

E' stato un dibattito, dal mio punto di vista, molto interessante, sicuramente molto attuale da prendere come spunto di riflessione. Il fenomeno dall'800 al 1930 ha interessato la nostra gente e attualmente

riguarda popoli di terre povere costretti a fuggire dalla fame e dalla guerra. Un tempo la gente fuggiva dall'Italia e soprattutto dal Sud ma adesso l'Italia, visto che ne ha facoltà, ha il dovere di accogliere

chi si trova in uno stato di necessità… Sarebbe un crimine contro l'umanità rimpatriare o maltrattare chi fugge dalla guerra. Certo si ha bisogno di imporre un po' di regole da far rispettare per limitare

la criminalità ma non vi è nulla di più semplice che punire l'errore di chi sbaglia senza fare di "tutta erba un fascio" perché tra chi fugge vi è sempre tanta gente semplicemente desiderosa di vivere una

vita migliore proprio come è stato per tanti nostri avi.

 

Maria E. Leone

 

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DIBATTITO SULL'EMIGRAZIONE – SAN LORENZO BELLIZZI – 12/8/2009

Dall'articolo di Vincenzo Filardi riportato a pagina 10 del n° 8 di

Agosto del giornale dell'Alto Ionio "Confronti"

 

Il giorno 12/8 si è tenuto a San Lorenzo Bellizzi un interesante meeting sul tema: San Lorenzo nel mondo – 150 anni di emigrazione.

Sono intervenuti come relatori:

- Il dr La Rocca che ha parlato degli effetti negativi dell'emigrazione per l'alto Ionio

- Qintino Palazzo che ha parlato del fenomeno dell'emigrazione dall'800 al 1930. Alla base dell'emigrazione vi sono stati problema purtroppo ancora attuali nella nostra terra: carenze di risorse,

mancanza di infrastrutture ed industrie, crescita demografica non sostenibile del territorio ecc. Con l'emigrazione, tuttavia, non sempre il sogno di una vita migliore è stato realizzato. Palazzo,

infatti, ha sottolineato episodi di donne, bambini, intere famiglie sopraffatti da angherie che purtroppo hanno pagato, in diverse occasioni, addirittura con la vita.

- la Dr.ssa Antonietta Tursi ha letto delle poesie dedicate all'emigrazione sottolineando il concetto relativo alla sofferenza vissuta da chi è stato costretto per bisogno a lasciare la propria

terra.

- E' intervenuto, infine, Gaetano Lista che si è definito lui stesso emigrante e ha parlato dei problemi di integrazione vissuta persino da gente emigrata dal sud al nord Italia.

Agli interventi dei relatori ha fatto seguito un breve dibattito dove è stata data la parola al Dr Faillace, al Parroco di San Lorenzo Bellizzi: Don Anatolio, e altri dei presenti.

 

 

miércoles, 23 de septiembre de 2009

Saludo de Domenico Agrelli



Grazie Domenico, abbraccio per te e tutti li sallorenzanis.

jueves, 17 de septiembre de 2009

Poesia a los nietos de los emigrantes

Esta poesia ha sido escrita por Domenico Agrelli  (http://artesallorenzani.blogspot.com) / , quien nació en San Lorenzo Bellizzi y actualmente vive en Lecce, Italia.
Domenico es un gran artista, Pintor y poeta de una sensibilidad extrema, amante de la naturaleza y de su tierra, y nos ha dedicado una poesia a los nietos de los emigrantes de San Lorenzo Bellizzi que vinieron a Alberti.
Gracias Domenico. Sei molto gentile

 

I NIPOTI   DEGLI EMIGRANTI
 

Partirono i nostri nonni verso l'Argentina

 Arrivaron in un paese che si chiamava"Alberti"

 Salpava il bastimento una mattina

 Avean il cuore in gola ed occhi  aperti

  

Trenta giorni quasi, navigaron in mare pien di sofferenza

 Per cercar lavoro una pace e una promessa

 Le famiglie piangean per la loro assenza

 Avean paura  per la vita che non era più la stessa.

  

Tanti decenni son passati,la voce loro ancor si sente

 Tramite i nipoti,i cari gi amici ed  i parenti

 Che cercan le radici con il cuore e con la mente

 quando soffriron la fame e poi gli stenti.

  

Eroi sono stati,questi uomini audaci

 Che sfidarono il tempo dell'era tanto ostile

 Eran grandi figure erano capaci

 Di sfidar la guerra e il mondo vile.

 

Da San Lorenzo  dell'Italia,partirono con valige di cartone

 E sacchi addosso con qualche oggetto caro

 Un cuore triste e nell'anima il magone,

 chi ricorda quei tempi, ha un sospiro amaro.

  

Grandi sono stati questi uomini antenati

 Ed oggi salta il cuore a quei nipoti

 Che scavano nel passato dei nonni amati

 Che a quel tempo avevano i portafogli vuoti.

                                                         Domenico AGRELLI

 

lunes, 14 de septiembre de 2009

Giorno dell'immigrante

El domingo, 13 de Septiembre, la ASSOCIAZIONE DI DAME ITALO ARGENTINE organizó el festejo del día del inmigrante,  agradecemos a la prof. Maria del Carmen Roni, presidenta de la asociación,  la invitación a tan grato evento,  concurrimos junto a Maria Celeste Lopez Gionto, Esther Duhalde de Franco y Maria Ester Peronace. Una jornada fantástica donde no faltó  la buena comida, los bailes tradicionales a cargo del Grupo Folcloristico "Gioia D'Italia"   de Lomas de Zamora, la buena música con la orquesta Sans Souci y la calidez de la gente.   
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La domenica, 13 Settembre, l'ASSOCIAZIONE di Dame Italo ARGENTINE organizzò il festeggiamento del giorno dell'immigrante, ringraziamo alla prof. Maria del Carmen Roni, presidentessa dell'associazione l'invito a tanto gradito evento, concorriamo con  Maria Celeste Lopez Gionto, Esther Duhalde di Franco e Maria Ester Peronace. Una giornata fantastica dove non mancò il buono cibo, i balli tradizionali del Grupo Folcloristico "Gioia D'Italia" da Lomas de Zamora ed, la buona musica con l'orchestra Sans Souci e  il calore della gente.

martes, 8 de septiembre de 2009

RITORNARE


RITORNARE

UN LUNGO E SOGNATO VIAGGIO A LE RADICI





Han pasado muchos años desde que nuestros abuelos debieron despedirse de  su  tierra natal en San Lorenzo Bellizzi,   fueron años de dolor y  de sufrimiento por todo aquello que debieron dejar en busca de un futuro mejor, o de sobrevivencia en muchos casos,  sufrieron el desgarro de abandonar a su familia, a sus amigos y a todos sus seres queridos  sabiendo que las posibilidades de volver a verlos eran mínimas.

Nunca más regresaron,  pero siempre mantuvieron en su corazón la esperanza de volver algún día, aún sin decirlo y  con esa apariencia de gente ruda que parecía no tener pasado, porque de eso casi no se hablaba.

El proyecto "Ritornare " es un sueño que ha surgido a través de las comunicaciones permanentes con los amigos sallorenzani, con Vincenzo Tarantino a través de su sitio web  www.sanlorenzobellizzi.org , con Domenico Agrelli, Constantino Faillace,  Maria Leone, Angela Pesce, Quintino Palazzo, Lorenzo Agrelli, Carmela Restieri y tanta gente maravillosa, cordial y gentil, con quienes hemos generado y forjamos cada nuevo día una relación especial,  personas que a pesar de la distancia,  siento como si las conociera  de toda la vida.

El proyecto "RITORNARE" se basa en  cumplir el sueño de nuestros abuelos, de poder realizar ese soñado viaje de retorno a su lugar de origen, nosotros, sus descendientes,  volveremos a su amada tierra natal en Italia el 10 de agosto de 2010, día de SAN LORENZO.

Ellos no pudieron hacerlo, nosotros lo haremos en su lugar.

Ariel


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RITORNARE

          UN LUNGO E SOGNATO VIAGGIO A LE RADICI

Sono passato molti anni da quando i nostri nonni dovettero abbandonare San Lorenzo Bellizzi, la sua amata terra nativa, molti anni di dolore, di sofferenza per tutto quello che dovettero lasciare alla ricerca di un futuro migliore, o di sopravvivenza in molti casi, la lacerazione di abbandonare alla sua famiglia, ai suoi amici e tutti i suoi esseri cari sapendo che le possibilità di tornare a vederli erano minime.

Mai più ritornarono, ma mantennero sempre nel suo cuore la speranza di ritornare qualche giorno, ancora senza dirlo e con quell'apparenza di gente rude che sembrava non avere passato, perché di quello non si parlava quasi.
Il progetto "Ritornare" è un sonno che è sorto attraverso le comunicazioni permanenti con amici sallorenzani, con Vincenzo Tarantino in il suo posto web http://www.sanlorenzobellizzi.org/ , con Domenico Agrelli, Constantino Faillace, Maria Leone, Angela Pesce, Quintino Palazzo, Lorenzo Agrelli, Carmela Restieri e tanta gente meravigliosa, cordiale e gentile con chi abbiamo stabilito e stabiliamo ogni nuovo giorno una relazione speciale, e nonostante la distanza sento che ci conosciamo di tutta la vita.



Il progetto "RITORNARE" si basa su compiere il sogno dei nostri nonni, di potere realizzare quello sognato viaggio di ritorno al loro luogo d’ origine,  noi,  i suoi discendenti, raggiungeremo alla sua amata terra nativa il 10 di agosto di 2010, il giorno da SAN LORENZO.


Essi non poterono farlo, noi lo faremo al loro posto

Ariel

viernes, 4 de septiembre de 2009

Dia del Inmigrante

Hoy, 04 de setiembre,  se celebra el Día Nacional del Inmigrante.   Alberti tuvo sus origenes en 1870 cuando se radicó en el lugar Andrés Vaccarezza, inmigrante genovés, llegado a Argentina en 1848,   a partir de allí se produjo el loteo, la radicación de nuevas familias. En la primera etapa, la mayoría de los que llegaron fueron italianos del norte y españoles.
La llegada de los calabreses se produjo principalmente en la última década del siglo XIX y en la primera del XX.  Dos fueron los principales orígenes: los ítalo-albaneses y los inmigrantes procedentes de San Lorenzo Bellizzi.
FELIZ DIA DEL INMIGRANTE PARA TODOS
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Oggi, 04 settembre , si celebra il Giorno Nazionale dell'Immigrante.   Alberti ebbe le sue origini in 1870 quando si stabilì nel posto Andrés Vaccarezza, immigrante genovese, arrivato all'Argentina in 1848, a partire da lì si prodursi quello lottizzo, la radicazione di nuove famiglie. Nella prima tappa, la maggioranza della quale arrivarono furono italiani del nord e spagnoli.
L'arrivo dei calabresi si prodursi principalmente nell'ultima decade del secolo XIX e nella prima del XX. Due furono le principali origini:  il ítalo-albanese e gli immigranti provenienti da San Lorenzo Bellizzi. 
FELICE GIORNO DELL'IMMIGRANTE PER TUTTI